Cos'è la Dengue e come proteggersi

Cos’è la Dengue?

La Dengue è una malattia che viene trasmessa tramite le punture di zanzare infette. Il patogeno responsabile della Dengue è un virus a RNA ed esistono quattro sierotipi. La malattia può manifestarsi con sintomi di differente gravità e talvolta può essere completamente asintomatica.
Uno dei sintomi principali è la condizione febbrile (febbre dengue o dengue non complicata) simil-influenzale caratterizzata da dolori muscolari, mal di testa ed eruzioni cutanee. In alcuni casi si possono verificare forme più severe con una febbre emorragica (dengue grave) caratterizzata dalla compromissione del fegato e del midollo osseo.
Generalmente contrarre l’infezione una prima volta offre una protezione a lungo termine da ulteriori infezioni dallo stesso sierotipo, ma non contro gli altri sierotipi. Al contrario, una seconda infezione con un sierotipo diverso aumenta il rischio di sviluppare una forma severa della malattia, con conseguenze anche letali.

Al momento non esiste un trattamento specifico per la malattia.


Situazione globale

L’incidenza della Dengue è aumentata notevolmente negli ultimi vent’anni sia in termini di numeri totali che di diffusione territoriale. Nel 2019, si è verificato un picco di casi registrati in 129 paesi. Nel 2023, la WHO ha riportato più di 5 milioni casi e almeno 5000 morti, anche se questi numeri probabilmente sono altamente sottostimati. Ciclicamente, ogni 3-5 anni, si verificano delle epidemie e le Regioni per cui la WHO riporta questi eventi attualmente sono Africa, America, Sud-Est Asiatico, Pacifico occidentale e il Mediterraneo orientale. Casi autoctoni del Dengue vengono registrati sempre di più in Paesi diversi da quelli in cui già sono abitualmente diffusi. Questo andamento è legato a diversi fattori, tra cui la diffusione del vettore della malattia, cioè le zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus, e il cambiamento climatico. La fragilità del sistema sanitario di tanti Paesi e i movimenti di immigrazione costituiscono altri fattori di rischio per l’espansione della malattia.


Andamento in Europa e Italia

In Europa in passato si verificavano soltanto casi importati di Dengue legato ai viaggi in regioni colpite. Pur rimanendo l’importazione la causa principale di nuovi casi, dal 2010 sono stati registrati anche casi autoctoni. L’area colpita comprende Croazia, Francia, Italia, Israel, Portogallo e Spagna. In Italia nel 2023 sono stati riportati 82 casi autoctoni di Dengue.

Rispetto alle regioni “classiche” in cui si osserva il virus abitualmente, in Europa è più diffusa la trasmissione attraverso la zanzara Aedes albopictus (zanzara tigre). Questa zanzara ormai si è stabilita in diversi paesi del sud dell’Europa, ma è stata trovata negli ultimi anni anche nelle zone nord e occidentali del continente. Il cambiamento climatico e la capacità della zanzara di ibernare durante l’inverno, ne permettono la diffusione. Un fattore molto favorevole per la propagazione delle zanzare è anche l’aumento delle acque stagnanti.


Prevenzione

La prevenzione più efficace consiste nelle misure che permettono di evitare le punture della zanzara vettore del virus.

In primo luogo, viene consigliato l’uso di un repellente efficace. I più diffusi sono quelli a base di DEET (N,N-diethyl-meta-Toluamide). I bambini non devono fare un uso prolungato e continuativo di questi prodotti, che possono essere sostituiti con repellenti a base di oli essenziali di origine vegetali; essi hanno, però, un’efficacia di protezione molto inferiore ai prodotti a base di DEET. In questi casi diventano ancora più importanti le altre pratiche di protezione come l’uso di vestiti adeguati (ad esempio l’abbigliamento chiaro a maniche lunghe), l’installazione di zanzariere e tende. Invece, le apparecchiature a ultrasuoni sono dispositivi inefficaci.

Un’altra strategia per diminuire le infezioni è la lotta contro la diffusione della zanzara tigre: eliminando tutti i ristagni d’acqua intorno alle zone abitate e intraprendere misure di disinfestazione in maniera sistemica e continuativa.


Vaccino

A dicembre 2022 l’EMA (European Medicines Agency) ha approvato l’utilizzo di un vaccino tetravalente vivo attenuato per la prevenzione della malattia da Dengue.

A febbraio 2023 anche l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha autorizzato il vaccino, che protegge dai quattro sierotipi del virus.

La Società italiana di Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni (SIMVIM) ha quindi formulato una lista di indicazioni per agevolare l’operatore sanitario nell’utilizzo di questo vaccino durante la sua attività di consulenza.

  • La dengue non è ad oggi una malattia endemica in Italia: la vaccinazione non è da considerarsi per la popolazione generale.
  • Il vaccino è somministrabile a tutti i soggetti di età ≥ 4 anni, sieropositivi e sieronegativi per dengue, senza bisogno di effettuare in precedenza alcun test sierologico.
  • Il vaccino non è raccomandato di routine a tutti i viaggiatori.
  • Il vaccino può essere raccomandato per i viaggi di almeno 3 settimane e/o viaggi ricorrenti in aree endemiche o con epidemia in atto, soprattutto per i viaggiatori già sieropositivi per dengue.
  • Il vaccino può comunque essere preso in considerazione per tutti i viaggiatori diretti in aree endemiche o con epidemia in atto, indipendentemente dallo status sierologico (informando adeguatamente il viaggiatore che l’efficacia è inferiore nel sieronegativo rispetto al sieropositivo).
  • Se non fosse possibile completare il ciclo vaccinale di due dosi prima della partenza, è comunque raccomandabile la somministrazione almeno della prima dose, ricordando al viaggiatore che per l’inizio della protezione sono necessarie due settimane.
  • La seconda dose non eseguita prima della partenza va effettuata non prima di tre mesi e auspicabilmente entro 12 mesi dalla prima.
  • Per le controindicazioni si faccia riferimento a quanto usualmente indicato per tutti i vaccini vivi attenuati.
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